The Secret la ricerca del Gran Haall nel Progettare

Continuiamo la riflessione del Prof. Carnevale che come ho raccontato ieri mi ha folgorato per la sua crudezza oggi direi per il suo cinismo intellettuale.

La cosa che rammento è la sua incessante ricerca della verità che è l'essenza della vita.

Ma vediamo che cosa scrisse:

Capisco bene il tuo desiderio di certezze, si tratta di una esigenza tanto largamente condivisa, in ogni momento (no, quasi in ogni momento) della vita, da apparire come un bisogno innato, naturale.

Ma non è un buon motivo, non lo è abbastanza per desiderare, per volere che esistano regole certe, in architettura, per risolvere i problemi; credo che questa sia proprio l'unica certezza possibile oggi: l'irrinunciabilità del dubbio, a maggior ragione per chi svolge lavoro intellettuale, ancor più se

<<creativo>>.

Sto solo cercando di dirti che chi progetta è sempre solo;

apprezzo quanti nel corso del tempo hanno fornito delle regole, per comporre, per progettare; si è sempre trattato di uno sforzo generoso, non si deve sottovalutare questi tentativi. .

Ma nei casi migliori ci troviamo di fronte a bagagli personali, acquisiti<< in proprio >>, e messi a disposizione degli altri, nei casi peggiori, a presunzioni intolleranti (e, personalmente, sono persuaso che la sola cosa realmente intollerabile, sia l'intolleranza).

Come può constatare il lettore siamo in presenza di un intellettuale, acuto osservatore dell'animo umano.

Scrivere è un dono che l'inperscrutabile concede a chi ha nel suo passato l'Ethos e Pathos.

Non so dirvi se nel suo passato ci sono stati questi due momenti, ma posso solo confermare la sua scrittura è persuasiva e creativa e rispecchiava molti Architetti che ho conosciuto durante la mia vita.

Concludo la mia riflessione individuando una strana dicotomia tra il mondo Accademico e la realtà.

Purtroppo nonostante molti luminari che si sono susseguiti nel corso della storia il dato di fatto è sugli occhi di tutti: le coste sono distrutte dall'abusivismo selvaggio, i quartieri sono lasciati in balia di se stessi, senza servizi primari e secondari, i trasporti pubblici costano molto.

Non si capisce di chi è la colpa di tale situazione angosciante?.

In ogni elezione vi sono sempre le stesse promesse e fiumi di parole.

Subito dopo le elezioni vengono disattese, dimenticando delle promesse fatte.

Che cosa ci aspetta il futuro lo saprà solo chi nascerà in questo periodo storico.

A noi ormai anziani che ne abbiamo visti di tutti i colori non ci resta che filosofeggiare e immaginare " l'Isola che non c'è " come diceva Bennato in una sua canzone.

 

14/03/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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