Le Corbusier in arte Charles-Eduard Janneret e Frank Lloyd Wright geni eretici a confronto - parte 12

Ripercorriamo la vita dei due grandi geni del passato per capire gli arcani segreti che li hanno resi grandi. Inoltre come di consueto scrivo le riflessioni  di Jean Caussou che oltre a dare  colore all'articolo, ci fa scoprire i meandri oscuri dell'arte moderna.

Abbiamo percorso il lungo tragitto dell'Impressionismo e i suoi maggiori esponenti:Manet, Chevreul, Delacruax, Seurat (puntinismo).

Cèsan e Degas nonostante impressionisti cercavano un significato per la loro pittura,  e un valore simbolico per le loro forme.

In questo periodo compare anche un'altra personalità, completamente simbolista: Odilon Redon. In Redon domina l'idea, la vita interiore, il sogno. L'arte degli impressionisti era essenzialmente ottica: tutto avviene nell'occhio e attraverso l'occhio. Con Redon tutto avviene attraverso la testa, attraverso il pensiero, il sogno.

Le Corbusier.

L'edilizia tradizionale scindeva l'oggetto prospetticamente in fronte principale, fianchi e retro; con la quarta dimensione e Picasso, tale gerarchia risulta assurda, e ciò viene sancito in modo reciso, letterale, rendendo quasi identiche le facciate. I cubisti scardinano l'involucro penetrando nell'interno dell'oggetto: una rampa spacca la villa con una ferita longtudinale che coagula il discorso delle cavità; s'intravede dietro la cartilagine arrotondata del piano terra, vi si sale lasciando a sinistra  le forme libere della scala e del tavolo portafiori; raggiungendo il primo livello, rivela da una parte la terrazza, davanti il soggiorno, a destra i disimpegni  delle stanze; si conclude in alto, sul tetto-giardino, con una stanza di sagoma ondulata.

 

Il Tracciato Regolatore

E' un mezzo geometrico o aritmetico, che permette di dare una grande precisione alle proporzioni di una composizione plastica (architettura, pittura e scultura). Ci si trova di fronte ad una facciata  nata secondo le esigenze della pianta. Nel tentativo di dare ordine alla disposizione delle superfici e delle aperture è solo il sentimento che domina.

 

Le Corbusier " Ville Radiuse".

Il progetto di Le Corbusier per Algeri  del 1930, fu la sua ultima proposta urbana di schiacciante  grandeuer. Richiamando alla mente lo spirito sensuale del Parco Guell di Gaudi, il suo estatico entusiasmo sembra essersi esaurito qui in una appassionata composizione poetica dedicata alla naturale bellezza del Mediteraneo. Da qusto momento in poi, il suo approccio al city planning doveva diventare più pragmatico, e nel contempo, i suoi tipi edilizi urbani assumevano gradualmente forme meno idealizzate. Il grattacielo cartesiano cruciforme fu abbandonato in favore del blocco  per uffici a forma di Y, grazie al quale era possibile ottenere una migliore distribuzione del sole sull'intera superficie dell'edificio. In modo analogo, il suo tipico blocco à redent della Ville Radiuse fu trasformato in una forma ad arabesco nel progetto Obus e, successivamente eliminato.

 

Frank Lloyd Wright

Viene spontaneo chiedersi: se la storiografia pavida e retrodiretta si è alleata alla reazione artistica  nella lotta contro il movimento moderno.

In Europa è indispensabile una sfida costante del presente al passato, sorretta da un vigile, defaticante  controllo sulle tendenze ai rientri eai revivals. Gli americani ne hanno meno bisogno. Wright può odiare il rinascimento, affermando che la sua architettura è decorativa, è statica, bidimensionale; può detestare Michelangelo ripetendo  fino alla prolissità che la catena immensa nalla cupola di San Pietro per contenere le spinte laterali è un falso, emblematico di una ricerca meramente estetica, anzi scultorea. Non è obbligato a distinguere tra verità poetica e sincerità costruttiva, può evitare l'impiego di rileggere con occhi contemporanei il passato.

Nel 1905 la sintassi del Prairie Style era saldamente fissata. La sua espressione, tuttavia oscillava costantemente tra due poli, l'uno tortuoso, asimmetrico e pittoresco, esemplificato dalla Avery Coonley House del 1908, l'altro compatto, modulare, simmetrico e architettonico, rappresentato dalla magistrale  Robie House del 1908-1909.

La Hardy House, costruita nel 1905 a Racine, nel Winsconsin, è la più pura formulazione mai realizzata da Wright di casa simmetrica e frontale. I Midway Garden, costruiti nel 1914, furono l'ultimo lavoro coordinato realizzato dal gruppo di progettazione di Wright a Chicago. Con l'Imperial Hotel a Tokyo, essi costituirono l'ultimo tentativo di Wright, nel suoprimo periodo, di affermare la propria visione come espressione universale. Realizzati nel breve tempo di novanta giorni dal sempre ingegnoso Muller, i Midway Gardens erano, come disse Wright, " una risposta sociale alla mania del Ballo ". Basati sulle birrerie-giardino tedesche, essi erano l'incarnazione di una nuova istituzione sociale, e assunsero la forma di una sequenza di terrazze digradanti, incentrate sull'asse di una conchiglia per l'orchestra collocata a una estremità, e collegate, mediante gallerie porticate poste sui lati, a un complesso costituito da un ristorante a gallerie e da un giardino d'inverno, collocati all'altra estremità.

Edoardo Persico scrive: Profezia dell'architettura descrive l'architettura di Wright, non è sorta assieme al cubismo ma nel solco dell'impressionismo.

Le fabbriche di Wright  cioè: la casa  Willits del 1901, la casa Barton  del 1904, o la casa Coonley del 1908, sono semplici volumi non divisi da muri interni: tutto l'appartamento è di un solo ambiente, quasi senza divisioni. L'esterno si sviluppa in linee orizzontali, con terrazze avanzate, tetti appena inclinati, quasi piani. Le finestre ricorrono ai piani superiori in fasce continue nella parte alta dei muri.

 

 

07/05/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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