Architettura Bioecologica: sistemi di raffreddamento naturale

Ieri ci siamo soffermati su un sistema che nasce in Iran e sfrutta il vento grazie a delle torri che acchiappano il vento.

Durante la notte la torre del vento si raffredda lentamente e successivamente, durante il giorno, l'aria a contatto con la muratura in mattoni, si raffredda diventando a sua volta più densa, scende conseguentemente verso il basso e entra nell'edificio.

La presenza del vento accelera il processo di circolazione e di raffreddamento dell'ambiente interno.


L'aria entra nella torre dal lato esposto al vento, scende in basso ed entra nell'edificio attraverso alcune porte che si aprono sulla sala centrale e sullo scantinato.

La pressione di quest'area fresca spinge fuori l'aria calda presente all'interno dell'edificio attraverso le porte e le finestre.

Durante il giorno la torre si riscalda lentamente e questo calore viene ceduto all'aria durante la notte creando una corrente ascendente.

le torri del vento iraniane vengono molto spesso utilizzate insieme a coperture curve o cupole che contribuiscono, contemporaneamente alle torri, alla creazione del confort ambientale durante la calura estiva.

Infatti l'aria calda tende a salire nella copertura a volta, molto al di sopra dell'area abitata, e tale superficie curva offre una superficie maggiore attraverso cui ritrasmettere il calore.

Un effetto ancora più rilevante si raggiunge attraverso l'impiego di una cupola che presenti nella parte più elevata un'apertura per la circolazione dell'aria.

Infatti quando c'è ventilazione il passaggio dell'aria sulla superficie curva esterna della cupola determina un punto di depressione sull'apice della stessa e l'aria esterna viene così risucchiata verso l'interno.

In questo modo viene quindi estratta, all'interno dell'edificio, tutta l'aria più calda che si è accumulata nella volta.

L'apertura praticata nella parte più alta della cupola è generalmente sormontata da una calotta all'interno della quale vi sono praticate altre piccole aperture che convogliano il vento per aumentare l'effetto che risucchia l'aria.

Esistono inoltre,  nell'architettura tradizionale iraniana, anche altri sistemi di raffreddamento naturale, peraltro più efficaci, che utilizzano anche l'acqua sfruttando, in questo caso, soprattutto il raffreddamento per evaporazione.

Infatti l'aria, passando sopra la superficie dell'acqua, o su di una parete umida della torre, riesce a cedere calore all'acqua facendone, pertanto, evaporare una parte considerevole.

Per realizzare queste condizioni, alcune volte, si sfrutta soltanto l'umidità naturale del muro sotterraneo della torre, oppure del condotto che dalla torre si dirige direttamente agli ambienti dell'abitazione.

Questo condotto veniva tradizionalmente utilizzato anche per la conservazione dei cibi prima che si diffondessero i frigoriferi.

Si può inoltre sfruttare l'evaporazione per il raffrescamento impiegando una vasca con una fontana che può trovarsi nel sotterraneo della torre del vento oppure nel locale in cui sbocca il condotto che proviene direttamente dalla torre.

In alcuni casi sono stati impiegati anche alcuni fiumi sotterranei e pozzi aperti verso il condotto, dai quali l'aria proveniente ad alta velocità dalla torre del vento riesce a risucchiare l'aria fredda ed umida.

Come abbiamo potuto constatare questi metodi naturali sono affascinanti,  e con le dovute innovazioni tecniche (di utilizzo di nuovi materiali) possono essere riutilizzate per costruzioni di pregio inestimabile.

Domani percorreremo questo splendido mondo delle architetture biologiche nel Rinascimento.

 

22/02/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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