Ludovico Quaroni "Bioedilizia un modus operandi per costruire in simbiosi con la natura”

In un periodo storico pieno di falsità, scrivere la verità può essere scomodo, ma bisogna intraprendere questo sentiero per essere sinceri e credibili nella società in cui si vive.

Cito le parole di un Genio Ludovico Quaroni per far capire la gravità in cui la società di oggi si trova. "La crisi attuale della città e dell'ambiente costruito è solo in parte imputabile alle posizioni culturali e morali di coloro che più direttamente sono professionalmente coinvolti nella trasformazione dell'ambiente, dipendendo l'attuale dissesto dal conflitto concreto fra le ideologie e dalla crisi reale delle istituzioni".

Oggi mi voglio soffermare sul valore della Bioedilizia che tanto si è parlato in Italia ma che di fatto non si è ancora applicata. Questo modus operanti nell'utilizzazione dei materiali ecologici ancora non è attecchito nel nostro paese sempre per l'avidità delle imprese che hanno nei loro magazzini migliaia di materiali obsoleti e che non si rendono conto del danno che hanno causato alla collettività. Molte amministrazioni pubbliche di nazioni come la Svizzera, la Germania e l'Austria oltre a capire il valore del materiale ecologico stanno elaborando normative e indirizzi per la valutazione e l'applicazione della qualità ecologica dei materiali edili. L'Unione Europea ha riconosciuto l'importanza di una trasformazione ecologica della produzione edilizia emanando una direttiva 89/106 sulla qualità dei materiali per la costruzione e poi con il regolamento 880/92 che prevede la costituzione di un marchio europeo denominato "Ecolabel " per la certificazione della ecocompatibilità dei prodotti non solo per l'edilizia. Ma su quale basi si può definire un materiale "ecologico"? Bisogna inquadrare il materiale in base alla riduzione ai minimi termini del suo impatto ambientale riferito all'intero ciclo della sua vita. Bisogna inquadrare il materiale in tutto il suo processo dall'estrazione all'applicazione sino alla sua dismissione o smaltimento finale. La sostenibilità di un materiale va valutata quindi  "dalla culla alla tomba".

Vediamo di analizzare in specifico alcuni materiali.

 

Cemento

In bioedilizia è consigliata la riduzione ai minimi termini dell'uso di questo materiale a causa delle sue caratteristiche fisiche tecniche: mantiene a lungo l'umidità, ha scarsa traspirabilità, ha elevata conducibilità, è facilmente aggredibile dagli agenti atmosferici. Il calcestruzzo è consigliato per realizzare fondazioni e pilastri seguendo degli accorgimenti specifici che sono: utilizzo di cemento puro, in cui sia certificata l'assenza di radioattività e di additivi. Per le ragioni esposte precedentemente è consigliabile usare il Cemento Bianco. Dal punto di vista bioedile è consigliabile usare blocchi per muratura realizzati con cemento unito a elementi diversi come le fibre di legno mineralizzate, l'argilla espansa e la polvere di alluminio. Questi blocchi hanno la caratteristica del basso costo, inoltre quando la qualità del cemento è certificata pur non raggiungendo nel complesso le qualità dell'argilla, hanno buone prestazioni dal punto di vista dell'accumulo termico, della coibenza, della traspirabilità e della resistenza al fuoco.

 

23/01/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'
Architetto Alessi Baldassare

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