Edilizia

Sono meglio gli infissi in pvc o in alluminio? Breve analisi sulle caratteristiche, vantaggi e svantaggi

Il dilemma infissi in pvc o alluminio tormenta chi ristruttura casa soprattutto nelle grandi città.
In verità le nuove norme sul risparmio energetico e sull’isolamento termoacustico spingono verso l’utilizzo di materiali diversi rispetto al passato e il pvc è sicuramente uno di questi.

Considerando la durabilità nel tempo, la manutenzione, l’aspetto estetico, l’isolamento termoacustico e il prezzo, il pvc è più consigliato dell’alluminio per infissi di porte, finestre e persiane.
Infatti gli infissi in pvc prevedono non solo l’utilissima caratteristica dell’isolamento acustico, ma anche un maggiore livello di personalizzazione estetica, sia nella scelta dei colori che nell’opzione di aggiungere il legno per adattarsi ad uno stile interno.

 

Esecuzione lavori non corretta può vanificare efficienza energetica edifici

L’aumento dell’efficienza energetica negli edifici ha aperto dei nuovi scenari e dei nuovi problemi nell’edilizia, legati sia all’ottenimento dei risultati in termini di minori consumi, sia alla qualità degli interventi. Se da un lato, infatti, notiamo un sempre maggiore affinarsi delle tecnologie e dei materiali a monte dei cantieri, dall’altro si iniziano a riscontrare problemi sulla qualità energetica sulle opere finite.

Un esempio per tutti sono le opere di grandi architetti e le realizzazioni recenti che Legambiente ha declassato sul campo attraverso le termografie realizzate nel suo rapporto “Tutti in Classe A”. Gli anelli deboli della catena edilizia oggi riguardo questo aspetto sono la posa in opera, nel caso di ristrutturazione edilizia, o dell’esecuzione dei lavori in caso di una nuova costruzione. E non si tratta di questioni da sottovalutare poiché la creazione di un ponte termico, a causa di una realizzazione non accurata, può inficiare in maniera notevole una progettazione accurata e l’impiego di materiali ad alto contenuto tecnologico, con risultati pratici sul fronte dell’efficienza energetica molto deludenti.

Come uscire dalla crisi settore edilizio? Le possibilità offerte dalla riqualificazione energetica edifici esistenti.

Le cifre che raccontano il declino del settore edilizio negli ultimi mesi sono davvero preoccupanti: nel primo semestre del 2012 le casse edili hanno contato 240 mila posti di lavoro bruciati dalla crisi, con 45 mila imprese che hanno chiuso i propri cantieri. Complessivamente si stima che ormai la perdita di posti di lavoro tocchi le 600 mila unità, a cui si devono aggiungere  tantissimi professionisti ormai disoccupati, che ne rappresentano l’indotto.

La situazione pare davvero nera, ma non tutto sembra essere perduto per le imprese che sono riuscite a resistere. Esistono infatti all’interno del comparto edilizio due settori che hanno mantenuto un segno positivo :  il  risparmio energetico e la bioedilizia.

Definizione, caratteristiche e vantaggi assicurati dalla termografia ad infrarossi

La termografia ad infrarossi (IR) è una tecnica di indagine non distruttiva in grado di determinare le temperature di una superficie attraverso la misura della radiazione infrarossa emessa.

La mappa delle temperature viene visualizzata direttamente sullo schermo di una termocamera. Alla radianza (luminosità) di ogni pixel è associato il valore di temperatura corrispondente al punto del corpo esaminato.
Il termogramma, quindi, è una rappresentazione verosimile dell’oggetto indagato, dove si riconoscono proporzioni e forma.

Perché utilizzare una termocamera? Fino a qualche tempo fa si è utilizzato prevalentemente termometri ad infrarosso questa metodologia è affidabile ed utile per misurare singoli punti di temperatura ma, quando si devono rilevare aree o componenti di grandi dimensioni, i tempi aumentano ed è possibile lasciarsi sfuggire alcune aree. Con la termocamera è come se utilizzassimo contemporaneamente decine di migliaia di termometri ad infrarossi grazie alla risoluzione del sensore.

Cosa sono i sistemi a cappotto e quale vantaggi assicurano: riduzione consumi, incremento isolamento, risparmi in bolletta

“Si abita in modo ecologico e sostenibile quando è presente un ottimo isolamento dal caldo e dal freddo, in grado di ridurre i consumi, facendo risparmiare denaro agli abitanti ed energia alla casa. È così che si assicura un basso impatto ambientale pur offrendo un habitat confortevole e salubre: da oltre 30 anni il cappotto termico si dimostra la soluzione maggiormente utilizzata, più facilmente ammortizzabile nei costi e più efficace per il rispetto dei requisiti energetici sempre più stringenti imposti dalle normative”, questa la posizione di Cortexa, Consorzio per la cultura del sistema a cappotto, nato da poco con l’obiettivo di sottolineare l’importanza e le potenzialità di questa fondamentale soluzione edile. È ormai noto, infatti, che il primo passo per rendere un involucro edilizio efficiente non sono solamente gli impianti di cui dispone, seppur di ultima generazione e in grado di coprire i settori del solare, del fotovoltaico o del geotermico; senza un corretto isolamento, l’energia prodotta da questi sistemi verrebbe dissipata irragionevolmente, vanificando gli importanti investimenti richiesti per la loro installazione.

Il 35% di ingegneri, architetti ed appaltatori ricoprono incarichi nella bioedilizia

Il notevole incremento dell’utilizzo di materiali e sistemi eco-compatibili e a basso impatto ambientale sta generando una crescita di posti di lavoro.
Dopo anni di sperimentazioni, il mercato della bioedilizia è ormai in forte espansione: dalle analisi di mercato emerge, infatti, che i costruttori utilizzeranno le tecnologie verdi nel 90% dei casi entro 2016.

Come emerge dal primo sito di offerte di lavoro “green”, stanno aumentando le richieste per ingegneri ambientali e del territorio, consulenti per il risparmio energetico, agenti di commercio di energie rinnovabili e buyer per il settore fotovoltaico.

Aumentano le funzioni dello Sportello Unico per l’Edilizia col Decreto Sviluppo 2012

Le Commissioni riunite Finanze ed Attività produttive della Camera hanno terminato l'esame del disegno di legge di conversione del Decreto Sviluppo (Dl 83/2012). Numerosi gli emendamenti proposti ed approvati, tra questi un'interessante semplificazione per la presentazione delle pratiche edilizie, con un rafforzamento dello Sportello Unico.

Le nuove disposizioni sono state presentate attraverso emendamenti all'art.13 del Decreto e si affiancano alle misure, già contenute nello stesso articolo, tese a snellire la procedura per la DIA attraverso un decurtamento di acquisizioni di pareri, sostituiti dalle asseverazioni e certificazioni del professionista. Semplificazioni, queste ultime, lasciate immutate dagli emendamenti.

Vantaggi dell’impiego del rame riciclato nelle costruzioni edili

Alte percentuali di recupero, un materiale che una volta riciclato conserva le stesse proprietà di quello estratto e un utilizzo duraturo nel tempo in campo edile. Sono queste le buone notizie sul rame.

Numeri del riciclo

La media mondiale del riciclo del rame è del 33,8% il che si traduce in un risparmio di emissioni in atmosfera di 900 mila tonnellate di Co2. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’International Copper Study Group,- organizzazione di riferimento per le analisi statistiche sull’estrazione da miniera, sul riciclo e sul riutilizzo del rame-  il 44% di quello adoperato in Europa proviene dalla filiera del riciclaggio.

Utilizzo del sughero nell’isolamento termico ed acustico degli edifici

Il suo utilizzo più diffuso è come tappo per bottiglie, ma il sughero è una risorsa da cui prendono vita centinaia di prodotti. Il materiale derivante dalle sugherete, infatti, è utilizzato nell’abbigliamento, nel settore calzaturiero, nella nautica, nell’artigianato, nel bio-arredamento e anche nell’edilizia bio e in quella tradizionale. Merito delle sue tante proprietà. E’ resistente al fuoco, impermeabile, leggero, protegge gli ambienti dal caldo e dal freddo, è rinnovabile, biodegradabile, e riciclabile.

Dal sughero di scarto dei tappi si producono pannelli e granulati per l’isolamento termico e acustico da applicare a tutto l’involucro degli edifici per migliorarne l’efficienza energetica e garantire il comfort abitativo: sottotetti e sottotegole, intercapedini, sottopavimento, pareti, isolamento a cappotto interno ed esterno degli edifici. Oltre alle elevate prestazioni derivanti dal materiale naturale, i pannelli sono realizzati con quantitativi minimi di collanti senza rischi per la salute, in genere gli stessi usati per la produzione dei tappi.

Riduzione consumi edifici tramite la riqualificazione energetica

L’Italia conta sul suo territorio 13 milioni e mezzo di fabbricati dei quali circa 12 milioni destinati  ad abitazioni. Il 65% di questi edifici sono ville o case unifamiliari e il resto piccoli e grandi condomini.
Dalla fine della seconda guerra mondiale ai primi anni ’80 è stato costruito il 50% del patrimonio edilizio nazionale.
Tra questi, gli edifici costruiti  tra gli anni ‘50 e gli anni ‘70 hanno prestazioni energetiche molto basse, consumano circa 160 chilowattora al metro quadro, contro  i 75 di un edificio di nuova costruzione.
La loro riqualificazione energetica, con interventi radicali sull’involucro e sugli impianti, permetterebbe una riduzione dei consumi superiore al 50 %, aumentando il comfort.

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