Economia e fisco

Professionisti: software senza licenza

Con sentenza del dicembre dello scorso anno (n. 49385) la Cassazione ha stabilito che l'utilizzo di software illecitamente duplicato in uno studio professionale non integra i reati di cui all'art. 171 bis l. 633/41.

La vicenda giudiziaria riguarda il caso di un geometra che utilizzava 4 computer in cui risultavano installati programmi Microsoft Office e Word in mancanza delle relative licenze.

 

Nuova attività: regime fiscale più conveniente

Per chi deve aprire una partita IVA, l'inizio dell'anno è tempo di scelte. Due le possibilità più adatte ai neo professionisti. Il regime agevolato per le nuove iniziative professionali (detto anche "forfettino") e il regime semplificato per piccoli imprenditori e professionisti, detto per "contribuenti minimi" o "forfettone".

I commercialisti coinvolti nella discussione consigliano vivamente il primo dei due regimi, se applicabile. Proviamo quindi a riassumerne le caratteristiche salienti e a dare indicazioni su come approfondire.

Agevolazioni e finanziamenti fondo perduto

Informazioni suifinanziamenti a fondo perdutofinanziamenti agevolati alle imprese e microimprese. Quale legge per accedere ai finanziamenti alla microimpresa, quali sono i requisiti personali, quali le attività agevolabili, a quanto ammonta la percentuale di contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato. Come fare la domanda, a chi rivolgersi e in quanto tempo arrivano i finanziamenti alle imprese.

Tutto sulla fattura (1/3)

É il documento fiscale di gran lunga più importante, fondamentale tanto ai fini IVA che dell’imposta sui redditi. Alcuni documenti nascono come sue varianti semplificate (la ricevuta fiscale, lo scontrino…), per la redazione di altri i dati delle fatture sono elementi indispensabili (i registri, le dichiarazioni…).

Nonostante questo, sulle modalità di emissione e sul contenuto delle fatture sono diffusi molti dubbi, e non di rado accade di vedere errori grossolani nella loro compilazione.
Appare dunque utile una guida sulla redazione della fattura, al fine di sgombrare il campo dai dubbi. Poiché la fattura è descritta dal Testo Unico dell’Imposta sul Valore Aggiunto (DPR 633/1972), sembra necessario offrire alcune definizioni di base.

Tutto sulla fattura (2/3)

Sia per il cedente che per il cessionario, la fattura va conservata per motivi fiscali fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di effettuazione dell’operazione, o del sesto anno se la relativa dichiarazione IVA non è stata presentata oppure è stata dichiarata nulla.

Se in questo frattempo sono iniziate attività di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza, la fattura va conservata fino alla conclusione di tali operazioni, se esse terminano oltre le date indicate.

Tutto sulla fattura (3/3)

Per ogni tipo di imposta, è definito “base imponibile” l’importo utilizzato per determinare l’entità del tributo. Nell’IVA, l’indicazione della base imponibile è un elemento di importanza basilare all’interno del contenuto minimo della fattura, ed è solitamente costituito dal prezzo di vendita del bene ceduto o dell’onorario per il servizio offerto.

Tuttavia, un’operazione è imponibile anche quando non è previsto un corrispettivo: per esempio, quando un bene dell’impresa è destinato all’autoconsumo personale o familiare dell’imprenditore, oppure quando è ceduto gratuitamente a terzi. La presenza dei tre requisiti dell’IVA (soggettivo, oggettivo e geografico) fa sì che comunque l’operazione vada fatturata e soggetta all’imposta sul valore aggiunto.

 

Dichiarazione errata: sanzioni commercialista

E’ una sentenza storica quella emessa qualche giorno fa dalla Corte di Cassazione, la quale ha stabilito che nel caso di una dichiarazione dei redditi presentata in maniera scorretta, in particolare con documenti mancanti, l’eventuale sanzione comminata dal Fisco dovrà essere pagata in solido dal contribuente e dal suo commercialista.

Scheda carburante: funzionamento

Detrarre le spese da carburante per professionisti ed imprese non è sempre una passeggiata. Gli adempimenti sono spesso disattesi, rischiando di perdere il beneficio fiscale. Un chiarimento sulle procedure compilative arriva dall’Agenzia delle Entrate.

La scheda carburante
Per scheda carburante si intende un documento sostitutivo della fattura ed equipollente della stessa, mentre il documento allegato alla “scheda carburante”, consente a chi acquista carburanti di poter esercitare il diritto alla detrazione della relativa Iva, qualora sia oggettivamente detraibile, oppure la deduzione del costo ai fini della determinazione delle imposte sul reddito e dell’Irap.

Deducibilità completa spese alberghi ristoranti

Novità per quanto riguarda spese alberghiere e di ristorazione per professionisti e dipendenti d’aziende. Chi è avvantaggiato?

 

Novità per quanto riguarda spese alberghiere e di ristorazione per professionisti e dipendenti d’aziende: quelle con un elevato numero di dipendenti in trasferta avranno vantaggi fiscali dalla detrazione integrale dell'Iva per le spese alberghiere e di ristorazione.

Modalità detrazione spese pranzi e cene

Le detrazioni per pranzi e cene competono il recupero dell’imposta Iva solo nel caso in cui si tratti di colazioni di lavoro.

Le detrazioni per pranzi e cene competono il recupero dell’imposta Iva solo nel caso in cui si tratti di colazioni di lavoro, ovvero a spese di pubblicità e propaganda, e non se i costi si configurano quali spese di rappresentanza.

Seguici su Facebook