Case: ripartizione millesimi, sentenza 9/8/2010

Case: ripartizione millesimi, si puo' modificare senza l'unanimità dei condomini

 

Corte di cassazione, sentenza n. 18.477 del 9 Agosto 2010: SUNIA E APU: «Sentenza a favore dei cittadini onesti»

CASE RIPARTIZIONE MILLESIMI - La Corte di Cassazione di Roma con la sentenza 18.477 del 9 agosto ha stabilito che non sarà più necessaria l'unanimità di tutti i condomini per modificare la ripartizione delle tabelle millesimali dei condomini.  In base alle tabelle millesimali vengono suddivise le spese condominiali ed ora per modificarle, basta la maggioranza di 501 millesimi e dei presenti in assemblea. 


SUNIA E APU - «Finalmente», è stato il commento del Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari, e Apu Associazione Proprietari Utenti. «Noi», spiega Antonio De Monaco, segretario nazionale Sunia e coordinatore Apu, «ci battiamo da anni contro questa assurda interpretazione normativa che rendeva di fatto impossibile la modifica delle tabelle millesimali in presenza di cambiamenti rilevanti (come sopraelevazioni, ampliamenti, trasformazione dei sottotetti e delle cantine) nei condomini». Le sezioni unite della Corte di Cassazione con la sentenza 18.477 del 9 agosto, modifica la norma rimasta immutata da quasi 70 anni. «I proprietari e gli inquilini onesti per anni hanno dovuto pagare anche le spese condominiali di quelli che hanno ampliato la loro quota.» continua Antonio De Monaco «Tutto questo produceva tra l'altro malumore tra i condomini incentivando la morosità e le liti condominiali».



SUNIA: Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari
APU: Associazione Proprietari Utenti

 

 

La sentenza completa è riportata al seguente link

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