Disegnare gli arredi: tutte le fasi
La forma dei complementi d’arredo influenza le nostre emozioni? Secondo l’attuale letteratura scientifica sul tema, il design è un veicolo di profonde reazioni da parte dell’uomo. Emozioni come lo stupore, la sorpresa, la soddisfazione, la perplessità, ecc nell’ambito del product design seguono di solito la dicotomia linee rette/linee curve. Studi dimostrano che gli arredi dalle forme morbide trasmettono emozioni positive rispetto alle linee più rigide.
Questo forte legame tra il disegno di prodotto e l’intelligenza emozionale dunque ha, o dovrebbe avere, un ruolo importante in tutto il processo di product design, l’arte di creare un pezzo di arredamento da zero.
La produzione d’arredo nasce da un’idea che, mixata con tecnologia e creatività, si trasforma in un nuovo prodotto da immettere sul mercato.
L’arredamento che compriamo è l’ultimo step di un lungo processo che inizia da un input da parte di un’azienda, un design, da un architetto o da un contractor, passa attraverso degli schizzi fatti a mano, modelli virtuali, prototipi e termina con l’industrializzazione di prodotto.
Il product design è un esercizio di problem solving, dove il prodotto finito colma un gap sul mercato.
Guardiamo nel dettaglio tutte le fasi del disegno di prodotto.
Specifiche, Ricerca e Concept
Nessuna soluzione può essere trovata se non si capiscono prima i problemi da risolvere. Nel caso dell’arredamento, il “problema” è rappresentato dalle cosiddette sfide sociali, quali pensare ad un prodotto che sia adattabile sia all’uso privato sia business o pubblico, o dalle sfide di tipo tecnico, ossia la necessità di sviluppare qualcosa di scalabile e migliore di quanto già presente.
Equilibrare le specifiche del committente con la creatività è un punto focale nel product design. L’utenza target, l’uso finale dell’oggetto, la cost efficiency e la fattibilità devono essere sempre tenuti a mente prima di iniziare con le fasi di ricerca e concept.
Per proseguire con le nostre riflessioni, consideriamo un esempio reale: ipotizziamo la necessità di creare una poltroncina per hotel. Le poltroncine saranno collocate nelle camere di un hotel a 4 stelle, di fronte ad un tavolino da lettura/colazione. Le poltrone devono essere spostabili facilmente, avere forme morbide ed avvolgenti sia perché si è visto che tale linee hanno un impatto positivo sulle persone, sia per dare il benvenuto all’ospite una volta entrato in camera. Abbiamo bisogno di una poltroncina contemporanea in poliuretano schiumato a freddo con una copertura non removibile in eco-pelle. La poltroncina deve essere ignifuga.
Una volta che il brief iniziale è stato condiviso, il designer indaga l’attuale domanda ed offerta, sia per appurare se ci sono prodotti simili o, al contrario, verificare che non ci sia niente di uguale sul mercato. Il designer pensa anche al modo per migliorare l’aspetto e l’ergonomia dei complementi esistenti e come il nuovo prodotto che si accinge a sviluppare può avere successo sul mercato.
Tornando al nostro esempio, la poltroncina per hotel, la fase di ricerca inizia con l’indagare le alternative più vicine: si paragona l’altezza dello schienale, la larghezza delle sedute e l’imbottitura e capire come questi elementi possono essere migliorati. Essendo una poltroncina da colazione/lettura, forme e dimensioni devono essere una via di mezzo tra una seduta da scrivania e una poltroncina lounge. Inoltre, il concept design prende in considerazione la stabilità, la complessità nella produzione, il ciclo di vita del prodotto.
L’obiettivo dell’attività di ricerca e concept è ottenere degli schizzi a mano con l’indicazione di massima delle misure, i materiali e le finiture individuate in modo da avere una prima bozza grafica dell’outcome finale. Le informazioni dello schizzo verranno poi sistemate una volta che il disegno è modellato.
Modellazione
Il modello 2D aggiunge concretezza al futuro complemento d’arredo. Le dimensioni e forme di massima sono trasferite in un ambiente virtuale, le misure sono rifinite per dare sempre più concretezza all’idea di partenza. Il modello bidimensionale ambisce a fornire già un impatto estetico e visivo all’oggetto.
Risultato del nostro esempio è la poltroncina Neuma.
Il seguente modello computerizzato 3D aiuta ad evidenziare problemi ed imperfezioni a livello di geometria, controllo dei materiali, volumi e pesi, punti di cucitura del rivestimento: il modello 3D è la rappresentazione virtuale più vicina al vero e serve per continuare a lavorare sullo sviluppo di prodotto.
Stampaggio e Prototipazione
Lo stampaggio è la fase successiva alla modellazione.
Il primo stampaggio non rappresenta ancora il prototipo vero e proprio: l’uso di un materiale sinterizzato permette di stampare l’oggetto solo nelle forme e volumi finali. Nel product design lo stampaggio è una fase cruciale. È il momento di essere critici: guardando lo stampo il designer può tornare allo step della modellazione per ulteriori correzioni oppure procedere con la fase successiva, la prototipazione.
Prendiamo sempre in considerazione il nostro esempio, la poltroncina.
È il momento di controllare nuovamente la funzionalità della poltrona, le misure, il comfort della seduta, la stabilità e l’equilibrio, lo spazio per i piedi.
La fase di test non è ancora finita: poiché la poltroncina avrà un rivestimento in ecopelle, anche l’adattabilità della tappezzeria alla struttura deve essere testata in modo da evitare qualsiasi complicazione quando entra in gioco il tappezziere. Una volta che tutto è stato verificato e sistemato, il prototipo è pronto per essere creato e sottoposto agli ultimi nuovi controlli.
Il prototipo è pronto. Dal momento che le specifiche iniziali indicavano che la poltroncina doveva essere rivestita in ecopelle, ora è il momento di procedure con il rivestimento e cucire la fodera.
Come la ricerca, il concept e la modellazione, anche la fase di prototipazione implica ulteriori check per arrivare alla realizzazione conclusiva dell’idea di partenza.
Il prototipo viene dunque messo a punto definitivamente prima di passare alla produzione seriale.
Industrializzazione
L’idea iniziale tramite la ricerca di prodotto è diventato un concept, poi un’immagine 2D ed un modello 3D per arrivare ad essere un prototipo pronto per l’industrializzazione. Un nuovo arredo è pronto per entrare nel mercato: prodotto artigianalmente o su base industriale, in pochi pezzi o su larga scala.
Concludendo la storia di Neuma: il prototipo è stato testato e finalmente Neuma è diventata una poltroncina da immettere sul mercato degli arredi per l’ho.re.ca.