Ritenute acconto: quali sono i moduli e quando si usano

La ritenuta d’acconto altro non è che una trattenuta che il sostituto d’imposta, ossia il soggetto che si serve della prestazione per la quale viene corrisposto il pagamento, attua sulla somma soggetta a tassazione che viene corrisposta a colui che ha fornito la prestazione, detto comunemente percipiente.

Esistono diverse tipologie di redditi soggetti a ritenuta d’acconto, tra questi figurano in prima linea i redditi da lavoro dipendente e i redditi da lavoro autonomo.

Per la ritenuta d’acconto relativa ai redditi da lavoro dipendente viene comunemente utilizzato il modulo prestazione occasionale, mentre per i redditi da lavoro autonomo viene invece utilizzato il modulo ritenuta d’acconto professionisti. In quest’ultimo caso le trattenute sul compenso più frequenti sono la ritenuta d’acconto del geometra, la ritenuta d’acconto del notaio e la ritenuta d’acconto degli ingegneri.

Il modulo ritenuta d’acconto ridotta, invece, viene utilizzato dagli agenti e dai rappresentanti di commercio che si avvalgono in via continuativa nell’esercizio della propria attività dell’opera di dipendenti o terzi. In questo caso è infatti concessa la possibilità di usufruire della ritenuta d’acconto sulle provvigioni in misura ridotta.

Entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui è avvenuto il pagamento, inoltre, il sostituto d’imposta deve utilizzare il modello certificazione ritenuta d’acconto che attesta l’avvenuto pagamento dei compensi e la trattenuta effettuata. Tale modello compilato deve essere inviato entro il suddetto termine ai soggetti percipienti.

 

07/05/2011

 

Fonte: http://www.cercageometra.it

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