È meglio investire il proprio denaro in Titoli di Stato o in conti deposito?

Anche se i tassi scendono e le tasse salgono, i conti deposito sono ancora più remunerativi dei Titoli di Stato e hanno la garanzia del FITD.

Il conto deposito  sembra aver perso il suo appeal dopo che i tassi, da un anno a questa parte, sono scesi ed è arrivato anche l'aumento dell'imposta di bollo. Ad un'analisi più attenta, però, si rivelano ancora uno strumento di investimento conveniente, sicuramente più dei Titoli di Stato.

Chi ha investito in Btp triennali o in Bot annuali, infatti, vedrà arrivare sul proprio conto corrente  un guadagno netto pari rispettivamente del 2,01 e dell'1% circa. Il conto deposito, stando alla media delle offerte attualmente in commercio, frutta invece il 3,28% netto.



Il calcolo è effettuato al netto delle tasse. Il risultato che premia i conti deposito è sorprendente, perché vincono nonostante siano colpiti da una tassazione più pesante: il 20% contro il 12,5% applicato ai Titoli di Stato. In più, il conto deposito offre maggiori garanzie, perché i titolari sono rimborsati fino a 100 mila euro in caso di default della banca grazie al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

La vera convenienza sta nell'optare per i conti deposito vincolati, ovvero per quelli che prevedono il congelamento dell'importo versato per un determinato periodo di tempo, solitamente compreso fra i 3 e i 24 mesi. L'unica cosa a cui bisogna stare attenti sono le condizioni contrattuali in merito al prelievo anticipato: ritirare i soldi prima della scadenza pattuita potrebbe non essere possibile, oppure potrebbe richiedere una penale, o ancora potrebbe comportare la perdita degli interessi già accumulati.

 

03/03/2013

Fonte:

http://www.cercageometra.it

 

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