Aumentano le spese per i fondi di investimento nel 2014

Salgono i costi per mantenere e gestire i fondi di investimento: cosa sono, come funzionano e costi. Consigli per investimenti poco onerosi e dai buoni guadagni.

Sono diversi i risparmiatori che puntano sui fondi comuni di investimento per investire, appunto, i propri risparmi, affidando il proprio denaro a società di gestione del risparmio (SGR), con personalità giuridica e capitale distinte da quelli del fondo, allo scopo di investire i capitali sul mercato mobiliare diversificando l'investimento e riducendo il rischio rispetto all'investimento diretto in azioni di una singola società in un singolo settore.

Scegliendo i fondi di investimento, la banca depositaria  custodisce materialmente i titoli del fondo e ne tiene in cassa le disponibilità liquide. Come detto, i fondi comuni investono in valori mobiliari che costituiscono il patrimonio indiviso del fondo, di cui ogni risparmiatore detiene un certo numero di quote.

Indipendentemente dalla tipologia di fondo, tutti i partecipanti hanno gli stessi diritti: i guadagni o le perdite, dal momento che il fondo non garantisce un rendimento certo (a meno di alcune tipologie particolari di prodotti), sono in proporzione a quanto investito, o meglio, in proporzione al numero di quote in possesso. I fondi comuni, essendo gestiti da professionisti del settore, permettono ai piccoli investitori, se ben consigliati, di sottoscrivere investimenti aderenti al proprio profilo finanziario, in termini di rischio/rendimento.

In relazione agli obiettivi finanziari, al rischio e al rendimento atteso, il risparmiatore può scegliere tra diversi tipi di fondi, che possono bilanciati, obbligazionari, azionari, di liquidità e flessibili. Ma quanto costa mantenere e gestire un fondo di investimento? Parecchio.

Lo scorso anno gli oneri di gestione totali hanno toccato la quota record dell'1,54%, percentuale che tradotta in cifre ammonta a 2,1 miliardi di euro: questo quanto emerge da un’analisi del Sole 24 Ore, in collaborazione con Interactive Data InvestOnline, che da 12 anni analizza i costi raccolti prodotto per prodotto, di tutti i fondi comuni di diritto italiano che al 31 dicembre scorso avevano almeno un anno di vita.

In realtà, il trend rialzista ha subito una forte accelerazione negli ultimi due anni, in coincidenza del cambio di atteggiamento dei collocatori che hanno ripreso a vendere i fondi,favorito soprattutto dagli sportelli bancari che hanno ricominciato a proporre i prodotti del risparmio gestito e, in particolare, dei fondi a cedola che consentono ai distributori di incassare in anticipo le sostanziose provvigioni.

Ingenti le commissioni prelevate dai fondi. L’errore è non considerare prima questi costi perché pensiero primario dell’investitore è il rendimento che si ottiene. Bisognerebbe, invece, prestare attenzione a tutte le eventuali spese che un prodotto di investimento comporta.

 

22/03/2014

Fonte:

http://www.businessonline.it

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