Novità affitto casa: nuovo modello registrazione contratti, agevolazioni cedolare secca e pagamento in contanti

E’ la novità più importante contenuta nel piano casa presentato dal premier Renzi, riguarda la riduzione dal 15 al 10% (dal 2015 al 2018) dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione, la cosiddetta cedolare secca, forma di tassazione agevolata che si applica per gli immobili ad uso abitativo, nel caso in cui sia stato stipulato un contratto di affitto a canone concordato, pensata per favorire l’immissione di alloggi sul mercato degli affitti.
Questa nuova riduzione dell'aliquota per la cedolare secca segue la discesa dal 20% al 15% già decisa con il decreto del Fare del governo Letta. Lo sconto d’imposta, unito al calo degli affitti, dovrebbe rilanciare così il mercato. Secondo le stime fornite, infatti, il taglio dell’aliquota determinerà un aumento delle adesioni a questo regime di almeno il 5%.

Insieme alle novità sulla cedolare secca, il nuovo piano casa prevede anche misure di sostegno per le categorie sociali meno abbienti che non riescono più a pagare l’affitto: è stato infatti incrementato sia il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione sia il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, quelli che a causa di difficoltà economiche, come una malattia o la perdita del posto di lavoro, non riescono più a far fronte al pagamento dell’affitto.

Il primo, che già aveva una dotazione di 100 milioni di euro (50 milioni per il 2014 e altri 50 milioni per il 2015) verrà raddoppiato a 200 milioni di euro (100 milioni per il 2014 e 100 milioni per il 2015), mentre il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli, che già aveva una dotazione di 40 milioni di euro, è stato incrementato di 226 milioni ripartiti negli anni 2014-2020, rendendolo strutturale visto che da anni non aveva un plafond a disposizione.
Novità anche sul divieto all'uso di denaro in contanti e l'obbligo di utilizzo di metodi tracciabili per pagare il canone di affitto, per qualunque importo e per qualsiasi tipo di abitazione: inizialmente era stato stabilito il perentorio divieto di pagamento in contante degli affitti, poi il divieto è stato stabilito solo per coloro che avrebbero dovuto pagare somme superiori ai mille euro, ma alla fine è stato eliminato considerando che, anche pagando in contanti, la tracciabilità sussisterebbe comunque perché agli affittuari andrebbero date ricevute di pagamenti effettivamente avvenuti.

Novità anche per i contratti di locazione di immobili: dal primo aprile, infatti, il tradizionale modello 69 è stato sostituito in via definitiva dall'RLI: Richiesta di registrazione e adempimenti successivi- Contratti di locazione e affitto di immobili.


23/04/2014
Fonte:
http://www.businessonline.it