Life Cycle Analysis LCA - Il ciclo di vita di un edificio - parte 1

Cerchiamo sempre con una coscienza critica di far emergere gli elementi principe di una sana progettazione.

LCA costituisce una metodologia finalizzata alla previsione dell'impatto che un prodotto può generare durante l'intero periodo della sua vita.

Partendo dall'estrazione del materiale originario, passa per la produzione degli elementi componenti, il loro assemblaggio, la distribuzione per la vendita e l'uso quotidiano fino ad arrivare al suo riciclo ed alla sua definitiva distruzione.

La muratura di tipo <<tradizionale>>, pertanto, nell'ottica della filosofia caratteristica del processo LCA, è certamente da preferire all'uso del cemento, così largamente utilizzato nell'edilizia moderna.

Il cemento infatti, la cui normativa tecnica di riferimento impone soltanto il rispetto di alcuni limiti di resistenza dopo i 28 giorni di <<stagionatura>>, non ha nessuna prescrizione obbligatoria che gli imponga di specificare la sua composizione chimica, il tipo di lavorazione utilizzato e, tanto meno, la sua provenienza originaria.

In questo modo, quindi la composizione di cementi normalmente impiegati nell'edilizia, presenta una fortissima carenza di elementi naturali come, ad esempio, l'argilla e il calcare, mentre, al contrario è particolarmente significativo il contenuto di additivi sintetici polimerici.

Queste <<presenze>>, che alterano in modo decisivo le caratteristiche qualitative del calcestruzzo, lo trasformano in un elemento facilmente attaccabile dagli agenti atmosferici esterni, in grado di deteriorarlo lentamente ma inesorabilmente fino al completo e definitivo disgregamento.

Inoltre il cemento, essendo fortemente igroscopico, subisce notevoli azioni di ritiro durante la sua messa in opera che rendono necessario l'impiego di particolari additivi per evitare o quanto meno rallentare questo fastidioso inconveniente.

Inoltre un muro realizzato in cemento, rispetto ad una muratura più tradizionale, richiede, dal punto di vista prettamente statico, uno spessore decisamente minore, anche se tuttavia necessita, conseguentemente, di idonei interventi per ottenere un funzionale isolamento come l'impiego di sostanze isolanti spesso originanti esalazioni tossiche o radiazioni inquinanti.

L'isolamento, infatti, qualora venga realizzato in modo inadeguato, crea certamente notevoli danni come, ad esempio, la formazione di muffe o la condensa del vapore.

 

 

26/03/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare