Genio e Sregolatezza aleggia nella strana figura di Alvar Aalto

L'inverno è un periodo strano dove l'uomo a causa del mal tempo rimane a casa, per la pioggia o per la neve.

In questi momenti, riflette e analizza la sua vita e spera in un futuro più rigoglioso.

Il freddo penetra nelle ossa e acuizzano i sensi. Cosa fare? forse adattarsi alla temperature è l'unica soluzione.

Alcuni leggono o ascoltano la musica, scrivono dei libri e altri come me scrivono per ReteArchitetti.

Un'altra via è leggere un bel libro e non pensare.

Oggi vorrei soffermare la vostra attenzione su un grande genio Alvar Aalto e cercherò di dipingere la sua personalità con il supporto di alcune monografie dove sono raccolti i concetti e i disegni delle sue opere più pregnanti.

Consiglio vivamente questo grande architetto.

Ha illuminato la vita di chi gli è stato vicino ma soprattutto una persona da imitare nel suo linguaggio architettonico.

Scrive Giuseppe Pagano: Temperamento vivissimo, saturo ed intelligente personalità, dotato di un senso di realismo costruttivo, egli opera senza compromessi, in piena libertà e senza convenzionalismi. . . . nell'intelligentissimo clima dell'architettura finlandese, in un mondo artistico dove non è considerato reato essere " troppo " moderni.

Non me ne voglia l'autore se faccio zapping nella sua spendida monografia, è solo un modo per non appesantire il lettore.

I riferimenti linguistici partono dall'applicazione della diagonale all'esaltazione delle forme libere, che poco dopo nel padiglione per la fiera di Lapua in Finlandia rivelano gli stretti e tante volte inscindibili legami di quell'architettura con le peculiarità del paesaggio finlandese.

Classicista viene definita l'opera degli anni venti del maestro.

Osserviamo la Casa degli Operai a Tyovaentalo 1923/25.

L'uso dell'ordine al piano terra, un ordine fra il dorico ed il tuscanico, non darebbe spazio a dubbi in proposito. La manipolazione degli elementi architettonici unita ad evidenti sconnessioni d'insieme rivalutano l'edificio, inserendolo in un ambito che potremmo definire <<anticlassico>> o comunque non aderente a principi strettamente rigidi di rapporti e proporzioni.

I rapporti fra i pieni ed i vuoti, per quel che riguarda il fronte lungo dell'edificio, non sono secondari, specie se si osserva la relazione, caratterizzata da un inconsueto non allineamento degli elementi, fra la ripartizione dell'ordine al piano terra e la finestra sovrastante, nè motivazione a livello planimetrico giustificano questa anomalia compositiva fra alzato e pianta.

Gli elementi architettonici desunti dalla classicità, presenti nelle opere di giovanili, trascende da qualsiasi ambizione accademica.

Si tratta spesso di re-interpretazioni di architetture e spazi vissuti durante i viaggi nel sud dell'Europa che, in un giovane architetto quale è Aalto al tempo della visita in Italia nel 1924, sono lo strumento per apprendere dalle testimonianze del passato i valori umani e sociali dell'architettura, indispensabili ad inserire quest'ultima come fattore attivo alla realizzazione di una vita e di una città democratica.

Del 1917/18 il progetto per la casa Snellman a Djursholm: una esercitazione composta, una carica di dissonanze ed asimmetrie.

La rotazione di un corpo dell'abitazione, l'impostazione dei percorsi verticali rispetto all'ortogonalità dei muri, alcune anomalie di questi ultimi nella composizione totale, l'asimmetria dei vuoti sui prospetti, sono testimonianze che potenziano la modernità ed il valore innovativo di quest'opera.

Nell'invenzione compositiva l'imitazione è stata estranea come il ricorrere ad un tecnicismo fine a se stesso; al contrario egli ha tentato un aggancio con la natura ed il suo mondo delle forme.

Nel teatro Skandia, il sistema apparentemente normale ed ordinario, fosse stato finalmente impiegato fuori da un rigido parametro. Qui il punto di partenza era l'uomo con tutte le componenti emotive.

Una nuova architettura è stata formulata, essa è fatta per l'uomo, lo considera come fenomeno sociale, prendendo nel contempo la scienza e la ricerca come punto di partenza.

Un'architettura che continua ad impiegare gli strumenti delle scienze sociali, ma che include fra l'altro lo studio dei problemi psicologici, l'umano sconosciuto nella sua totalità.

Da ciò si trae che l'arte dell'architettura possiede risorse inesauribili provenienti dalla natura e dalle inespicabili emozioni umane.

Aalto scrive: . . . Sotto un certo punto di vista, l'architettura e i suoi dettagli sono della biologia.

Domani continueremo a descrivere i caratteri e relazioni spaziali di Alvar Aalto.

Soffermiamoci sull'architettura biologica e l'importanza dei venti e dell'interazione che assume sia all'esterno che all'interno di un edificio.

La direzione del vento viene individuata come direzione geografica dalla quale l'aria proviene e dipende da una serie di parametri come il gradiente barico, l'attrito esercitato dalla crosta terrestre, dalla forza centrifuga e dalla rotazione del pianeta.

Essa si può stimare empiricamente osservando, ad esempio, la direzione di un pennacchio di fumo ovvero utilizzando un anemometro, cioè una sorta di bandiera libera di ruotare intorno ad un asse verticale che passa per il suo centro di gravità.

Anche la velocità dipende dal gradiente barico e dall'attrito esercitato dalla superficie terrestre, varia con i cambiamenti di quota e si misura impiegando sistemi del tutto analoghi a quelli utilizzati per la misurazione della direzione.

Inoltre, per un determinato luogo, particolare importanza riveste l'interazione tra la ventilazione e la presenza di copertura vegetale al suolo.

Infatti la vegetazione, impiegata come strumento di controllo ambientale, è in grado di produrre effetti significativi sul microclima in quanto assorbe e riduce le radiazioni solari, riduce o aumenta la temperatura locale, riduce l'intensità della luce, riduce l'evaporazione del suolo, i rumori e l'inquinamento atmosferico.

La riduzione della velocità del vento, dovuta alla presenza di schermi vegetali, è in grado di determinare un aumento della temperatura media annua ed una riduzione delle escursioni diurne e stagionali.

 

 

15/03/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare