Architettura BioEcologica

Qualità della vita, benessere, piacere sono i temi guida dell'Architettura Biologica, ma vediamo in specifico di che cosa si tratta.

La fine del Novecento ha determinato la rinuncia del modello industriale e la scelta di nuovi modelli di vita. Ricerchiamo nell' antropologia, nella storia delle religioni, nella musica alcuni elementi del significato profondo del valore della casa. Si evince in queste discipline l'esigenza di un progetto naturale che ha come Know-how il modello di un materiale antico che è "la terra cruda" che viene usato come pelle umana nelle pareti esterne di un edificio. L'applicazione di questo metodo di costruire si può ritrovare in Arizona ad Arcosanti ad opera dell'architetto Paolo Solesi che ha sapientemente costruito nel deserto dell'Arizona già all'inizio degli anni settanta.

Qualità della vita è stato uno dei concetti più usati ma nessuno fino ad oggi ha indicato una via ben precisa anche perché è stato condizionato dal malaffare e dai palazzinari che vogliono speculare, non guardando alla salute del cittadino. Quindi la qualità della vita è stata accostata a "Benessere" al fitness,alla cura del corpo,allo sport. Entrambi questi termini non si staccano dalla matrice che vede l'ecologia come la strada" Principe" per il benessere fisico dell'uomo. Si sposta quindi il concetto di avidità e speculazione a tutti i costi con il desiderio di vivere con gioia,celebrando il significato e la vera essenza della vita che i grandi mistici hanno sempre celebrato e parlato nei loro trattati. "L'esistenza" in termini di rivalutazione della forza dell'uomo come origine del divenire verso il bene e non soggiogato da meri interessi politici che degenerano la vera essenza della vita.

Questa breve premessa mette in evidenza la necessità dell'uomo di oggi di riprogettare l'idea di casa che produce e assorbe sostanze e energie esterne. Luogo di "osmosi" di microcosmo che trasforma e riusa tutte le risorse esterne e che questi rituali e gesti che si ripetono continuamente hanno una responsabilità che ognuno è chiamato a gestire e che purtroppo le Amministrazioni pubbliche non hanno controllato e hanno determinato una costruzione selvaggia che è sotto gli occhi di tutti. D'altra parte si deve riconoscere una straordinaria capacità di adattamento alle situazioni più innaturali, sia negli spazi che nelle strutture nelle quali viviamo. La terra ha sopportato nel corso di miliardi di anni violenze e alterazioni inimmaginabili, mantenendo sempre inalterate la propria vitalità e la capacità di rigenerarsi. In base a queste riflessioni si è arrivato alla conclusione che i materiali intesi come naturali esempio il legno in quanto naturale, sarebbe preferito rispetto ad un omologo non naturale o sintetico. Analizzare il materiale sotto tutti gli aspetti, tra i quali quello della spesa energetica, che occorre per la sua produzione e per il suo trasporto. Nascono spontanee le riflessioni sul costo globale di un materiale, la sua influenza sul territorio, sulle sue maestranze, quali mezzi occorrono per spostarlo da una parte e l'altra del pianeta, quali sono i costi d'uso, e infine quali sono le spese di dismissione e reimpiego o di rifiuto? Tutti questi ragionamenti però non possono essere applicati nei condomini già costruiti che spesso sono state già prese dai costruttori palazzinari al momento della costruzione, quindi l'utente sensibile potrà orientarsi verso una bonifica parziale o totale del suo appartamento. La bonifica potrà per esempio riguardare le tinteggiature interne, l'inserimento dei giuntori elettrici sulle linee che portano la corrente alle camere da letto, la scelta di luci ad hoc, l'uso di arredamenti e suppellettili in materiali naturali e privi di trattamento sintetici. Egli dovrà sopportare, suo malgrado l'onta dei telai in calcestruzzo armato, l'inquinamento acustico prodotto dai vicini o dal contesto ambientale, la distribuzione casuale degli ambienti domestici e la generale insalubrità dello spazio fisico in cui è immerso. Il discorso è diverso per chi, per scelta decide di abitare una villa unifamiliare con giardino,in una zona salubre. La casa può diventare davvero un'isola felice e il benessere che se ne ricava in primo luogo è psicologico.

 

21/01/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'
Architetto Alessi Baldassare