Il futuro delle tecnologie energetiche ed informatiche messo in crisi dalla scarsità ed iniqua distribuzione di materie prime: le terre rare
Mentre ci interroghiamo sulle parole di Monti, politici , economisti, sindacalisti , banchieri , si confrontano sui temi della crescita e del lavoro con teorie a dir poco imbarazzanti in relazione alla reale situazione del paese. La green economy viene presentata e sbandierata come la panacea di tutti i mali di questo secolo. Tutto questo e molto altro appartiene a un modello economico che non tiene mai conto dei limiti naturali di energia e materia prima che sono l’essenza di ogni cosa. Lo sviluppo delle energie rinnovabili in Europa potrebbe essere presto frenato dalla mancanza di disponibilità di alcune materie prime. Questo pericolo è al centro del rapporto messo a punto dall’Institute for Energy and Transport del Joint Research Centre della Commissione Europea. Il documento, intitolato Critical Metals in Strategic Energy Technologies, lancia l’allarme soprattutto su cinque materiali: indio, gallio, tellurio, neodimio e disprosio, i primi tre utilizzati nel fotovoltaico, gli ultimi due per realizzare gli impianti eolici.