Integrazione di impianti fotovoltaici con strutture ed edifici ed esempi di costo

Gli impianti fotovoltaici non integrati sono cosiddetti perchè appunto non si integrano armoniosamente con le strutture o superfici che li ospitano. Trattasi di impianti generalmente realizzati a terra o anche su parti strutturali di edifici quali terrazzi, falde, aggeti, pensiline e/o elementi di arredo urbano e viario. 
I pannelli solari sono installati in maniera non complanare alle superfici su cui sono fissati. Generalmente hanno un impatto maggiore dal punto di vista estetico e quindi non sono gradevoli alla vista. Per questo genere di impianti le tariffe incentivanti sono inferiori rispetto alle tipologie integrati e parzialmente integrati.

Impianti Parzialmente integrati

Gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati si hanno quando i moduli fotovoltaici non sostituiscono i materiali che costituiscono la superficie d'appoggio e vengono installati su tetti piani e terrazze, in modo complanare ad esempio sul manto di copertura.
Possono essere considerati parzialmente integrati anche quei pannelli installati ad esempio su terrazza la quale sia circondata da balaustra la quale nasconda parzialmente i pannelli fotovoltaici. Generalmente gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati vengono utilizzati su fabbricati o parti di questi che risultano già esistenti.

Integrati nell’edificio

Gli impianti fotovoltaici completamente integrati sono costituiti da un insieme di moduli che si integrano completamente con la struttura architettonica. E' ovvio che è più semplice realizzare questo genere di impianto quando si è ancora nella fase progettuale del fabbricato in quanto possiamo valutare maggiormente il tipo di impatto e le soluzioni migliori.

Gli impianti fotovoltaici sono completamente integrati quando:

-       i moduli sostituiscono i materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati, avendo quindi la stessa inclinazione e funzionalità architettonica

-       i moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono la struttura di copertura di pensiline, pergole e tettoie

-       i moduli sostituiscono la parte trasparente o semi trasparente di facciate o lucernari, garantendo l’illuminazione naturale degli ambienti interni all’edificio

-       i moduli sostituiscono parte dei pannelli fonoassorbenti delle barriere acustiche

-       i moduli e i relativi sistemi di supporto costituiscono dei frangi sole

-       i moduli sostituiscono o integrano i vetri di finestre

-       i moduli costituiscono gli elementi strutturali di persiane

 

Quanto costa adottare un impianto fotovoltaico

Ma la domanda vera a cui tutti cercano risposta è: "quanto costa davvero fare questa scelta e qual'è il ritorno economico dell'investimento derivante dall'adozione di un impianto fotovoltaico ?"

Per rispondere a questa domanda presentiamo i dati derivanti dagli studi di settore condotti dell'ENEA: l'ABC del fotovoltaico (dati febbraio 2011).

Un impianto fotovoltaico "medio" per i consumi di una famiglia di quattro persone (che possiede anche un condizionatore) in grado di produrre 3 kW, ha una dimensione media di 30 metri quadri con moduli in silicio policristallino (che sono i più economici).

Per chiarezza espositiva, stiamo parlando di un impianto fotovoltaico "parzialmente integrato" di tipo familiare (non condominiale) i cui panelli solari fotovoltaici possono essere messi sul tetto della villetta oppure sul terrazzo dell'attico. Ricordiamo inoltre che il costo dell'impianto varia in base alla qualità/tipologia di modulo fotovoltaico installato (+/- 30%).

Il costo medio dell'impianto è di 7.000 euro al kW (più Iva al 10%). Per il tutto occorre quindi preventivare una spesa media di circa 23.100 euro.

Occorre non dimenticare che la "produttività" dell'impianto fotovoltaico varia molto a seconda della zona in cui viene ubicato l'impianto stesso. Questo fattore incidere anche sui tempi di ritorno dell'investimento che oscillano dai circa 10 anni del Nord fino a scendere a poco più di 7 per il Sud. Lo stesso impianto, infatti fornisce una quantità di energia elettrica che varia in maniera significativa, dai 3.300 kWh all'anno per il Nord ai 4.500 per gli impianti che si trovano al Sud.

 

20/03/2011

Fonte:http://www.cercageometra.it

 

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