Futuro delle rinnovabili: ricerca concentrata su tre tecnologie

Se da un lato il fotovoltaico “tradizionale” al silicio è consolidato, così come il termico, all’orizzonte si stanno affacciando tre nuove tecnologie che potrebbero sconvolgere il panorama delle rinnovabili. Si tratta di tecnologie sulle quali l’Italia è in grado di reggere la competizione tecnologica poichè il livello della ricerca applicata nostrana è pari quella di altri paesi.

Manutenzione di un sistema solare termodinamico a concentrazione presso i laboratori Sandia (Usa) - cortesia: Sandia - foto: Randy Montoya

La prima è il solare termodinamico (Csp) con il quale si raggiungono temperature elevate, tra i 300 e i 500 °C che permettono di creare impianti di potenza considerevole, anche con parabole di piccole dimensioni, consentendo la generazione di elettricità o di calore direttamente nei luoghi di consumo da utilizzare in applicazioni particolarmente energivore come la refrigerazione industriale, il raffrescamento nel terziario e la generazione di calore di processo.

Un altro settore promettente è quello del fotovoltaico di terza generazioneche utilizza polimeri a base organica. Sostituzione del silicio a parte le caratteristiche più interessanti di questa tecnologia sono le possibili applicazioni e il processo produttivo che consente la realizzazione di pannelli flessibili, curvi e semitrasparenti cosa che permetterà applicazioni oggi impensabili, come la costruzione di carrozzerie fotovoltaiche per le auto, la produzione di facciate vetrate fotovoltaiche per palazzi e l’inserimento dei pannelli in tutti i device mobili. Questa tecnologia, infine, utilizza un processo produttivo simile a quello tipografico, cosa che abbatterà il costo dei pannelli.

Un sistema fotovoltaico a concentrazione negli Usa - cortesia: The Boing Company - foto: Paul Pinner

Il fotovoltaico a concentrazione è il terzo campo promettente. In pratica una lente concentra la radiazione solare su una piccola cella al silicio che in queste condizioni può arrivare a livelli d’efficienza molto elevati. Il pannello fotovoltaico a concentrazione deve essere montato su un inseguitore ad alta precisione, poichè il mancato allineamento rispetto al Sole anche di pochi gradi fa calare l’efficienza. Non è ancora testata a fondo, inoltre, la durata complessiva dei dispositivi poichè le plastiche utilizzate potrebbero degradarsi rapidamente viste le alte temperature e la grande quantità di luce in gioco.

 

03/05/2011

Fonte: http://www.cercageometra.it

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