Modificate norme che consentono la rateizzazione dei debiti con Equitalia

Equitalia cerca di ricucire lo strappo con i contribuenti e annuncia novità per consentire a cittadini ed imprese di mettersi in regola con il fisco in maniera più agevole. Ricordiamo che dal prossimo primo aprile farà il suo debutto la mediazione tributaria per i contenziosi con l'Agenzia delle Entrate, ma dalla quale sono esclusi gli atti di Equitalia.
In ogni caso, spiega Equitalia grazie agli interventi normativi decisi nel decreto Salva Italia e in quello sulla semplificazione fiscale, nonché regolamentari della stessa Agenzia di riscossione (direttiva 7/2012 di Equitalia) oggi si può accedere con più facilità alla rateizzazione delle cartelle di pagamento. Si tratta di una soluzione particolarmente apprezzata dai contribuenti, visto che dal 2008, anno in cui la possibilità di pagare a rate è stata introdotta, sono state concesse più 1,5 milioni di rateizzazioni per un importo totale che sfiora i 20 miliardi di euro.

Diamo uno sguardo più da vicino alle novità.
Il decreto Salva Italia ha prorogato i termini per beneficiare della rateizzazione. Infatti, i contribuenti che dimostrino un peggioramento della loro situazione economica potranno richiedere una proroga della rateizzazione già concessa, per un periodo di ulteriori 6 anni, purchè non sia intervenuta decadenza. Il contribuente inoltre può richiedere di ottenere rate di importo variabile e crescenti per ciascun anno, così da poter affrontare in maniera più agevole il periodo di difficoltà economica, sperando che in futuro la situazione migliorerà.

Inoltre Equitalia ha alzato da 5 a 20 mila euro la soglia per ottenere la rateizzazione soltanto con una semplice richiesta motivata che attesti una situazione di temporanea difficoltà economica.


L'Indice alfa, parametro utilizzato per ottenere la rateizzazione, diventa ora solo determinante per il numero massimo di rate che possono essere concesse, aumentando di fatto la platea delle aziende che possono beneficiare del pagamento dilazionato dei tributi.
Parlavamo prima di rate variabili, il decreto sulla semplificazione fiscale ( dl 2 marzo 2012, n.16) ha previsto che fin dalla prima richiesta di dilazione sia possibile chiedere un piano di ammortamento a rate variabili e crescenti, anziché costanti. Perciò viste le difficoltà economiche che il Paese sta attraversando si potranno richiedere rate più leggere all'inizio per poi vederle crescere nella speranza (sempre) che la situazione economica del contribuente migliori.
Infine Equitalia precisa che il pagamento a rate sterilizza l'ipoteca, ciò significa che l'Agenzia di Riscossione non iscriverà ipoteche nei confronti di quei contribuenti che avranno richiesto ed ottenuto la rateizzazione del debito. Il contribuente che ha ottenuto la rateizzazione, in più, non verrà più considerato inadempiente e potrà partecipare alle gare d'appalto.
Ricordiamo in chiusura che la decadenza della possibilità del pagamento a rate avviene nel caso un contribuente non paghi due rate consecutive. Prima, invece, la decadenza era prevista anche nel caso di mancato pagamento della prima rata o di due rate anche non consecutive.

 

05/04/2012

Fonte: http://www.cercageometra.it

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