Le Corbusier in arte Charles-Eduard Janneret e Frank Lloyd Wright geni eretici a confronto - parte 7

Jean Cassou noto scrittore e sociologo scrive: Il secolo XX, ricco di scoperte e di cambiamenti profondi, non poteva fare a meno di comunicare la sua inquietudine alla pittura tendenze contrastanti, movimenti rivoluzionari e effimeri, rinnovamenti perpetui, ricerca incessante. . . . Nella pittura e nall'architettura si assiste a grandi rivolgimenti, si riflettono le ideologie in contrasto, le trasformazioni sociali, l'opposizione tra razionalismo e irrazionalismo, le conquiste della scienza e la lotta dell'uomo per realizzare la propria libertà.

Ogni giorno ci soffermeremo sulla riflessione di questo luminare e tratteremo  temi a me cari dell'arte.

Le Corbusier e Wright

 

Le Corbusier.

L'architettura  è il gioco sapiente corretto e magnifico dei volumiassemblati sotto la luce. . . . , i cubi, i coni le sfere, i cilindri  e le piramidi sono le grandi forme primarie che la luce invera con efficacia . . . perchè sono forme belle . . . . .

L'architettura egizia greca e romana è un'architettura di prismi, cubi, cilindri, triedri o sfere. . . L'architettura gotica, nella sua essenza, non si fonda su sfere, coni e cilindri; soltanto la navata esprime una forma semplice, ma di una geometria complessa di secondo grado negli incroci di ogive. Per questo una cattedrale non è molto bella, e non vi cerchiamo compensi di natura soggettiva, estranei ai valori plastici . I maestri della prima età, da Morris a Gaudì, si erano ispirati al gotico, identificandovi il terreno più fertile per un linguaggio antidogmatico e temporalizzato. Le Corbusier è virtualmente un classicista: per lui vale non il processo, ma l'esito: costruire significa trascrivere un'idea epigrafica, cristallizzata; il valore sta nell'idea, non in un discorso aperto, nella forma assoluta  e non nella dinamica formatrice.

Classificare, tipizzare, fissare la cellula e i suoi elementi . Economia.

Efficienza. Architetura! Sempre quando il sistema è chiaro.

Sfogliando i volumi dell'Euvre Complète: a dispetto del titolo, nessun accenno alle residenze svizzere del 1906-12, e neppure alla villa di La Chaux-de-Fonds del 1916, peraltro illustrata in Vers une Architecture; sono lavori medievaleggianti o neoclassici di Charles Eduard Janneret che Le Corbusier sconfessa.

L'atelier del pittore Ozefant e La Maison La Roche, specie nel vestibolo a doppia altezza, rivelano nel 1922-24 l'irruenza sperimentale di un neofita del cubismo.

Segue l'inibizione purista, incentivata da una rievocazione dei templi greci in chiave affatto unilaterale, quali stereometrie elementari.

Biografia

1953 Esposizione di pitture e sculture al Museo Nazionale d'Arte Moderna a Parigi . Esposizione a Londra .

Nono congresso CIAM a Aix-en-Provense. L'Unitè di Marsiglia viene aspramente criticata da una parte della stampa mondiale.

1954 Esposizione di LC a Berna e a Como. L'editore Girsberger di Zurigo pubblica il primo libretto" Une petite maison "della serie Les Cahiers de la Recherche patiente.

1955 Inaugurazione della cappella di Notre Dam du Haut a Ronchamp. Due nuove pubblicazioni: Le Poème de l'Angle droit e Modulor.

Conferimento del titolo di dottore honoris causa al Politecnico di Zurigo.

1956 L'istitut de France offre a LC una cattedra all'Ecole des Beuax-Arts, che egli però rifiuta.

LC consegna al premier Nehru, durante una festa, il primo edificio finito del Campidoglio di Chandigard: il palazzo di Giustizia.

Conferenza a Bagdad. Apertura dell'esposizione di Lione. Decimo congresso CIAM a Dubrovnik. Pubblicazione Les plans Le Corbusier de Paris 1956-1922(Edition de Minuit). Continua domani. . . . . . . . . .

 

Le Corbusie e la <<Ville Radieus>>.

, accatastati al di sotto del livello stradale.

La megastruttura che ne risultava era rappresentata, in sezione, sopraelevata rispetto all'altezza media dei tetti della città.

Questa ispirata proposta condusse direttamente ai progetti per lo sviluppo di Algeri, durante gli anni che vanno dal 1930 al 1933. Tra questi, il primo proponeva una megastruttura destinata ad autostrada per tutta la lunghezza di una spettacolare corniche, a cui era stato attribuito il nome in codice  di Obus, a causa della sua delimitazione concava della baia, che assomigliava  alla traiettoria di un proiettile(si noti l'impiego di un termine militare). Con i suoi sette piani al di sotto del livello stradale  e i dodici al di sopra, l'idea della<< città viadotto>> acquistò piena riconoscibilità. Distanziati gli uni dagli altri da circa 5 metri, ognuno di questi piani costituiva un luogo artificiale, sul quale era previsto che i singoli proprietari montassero unità di due piani " in qualsiasi stile fosse loro congeniale". Questa dotazione di una infrastruttura pubblica, e pur tuttavia pluralistica, concepita per l'appropriazione individuale, era destinata a trovare un notevole credito all'interno dell'avanguardia architettonica, di tendenza anarchica, del periodo che seguì alla seconda guerra mondiale (nelle infrastrutture urbane proposte da Yona Friedman e Nicolaas Habraken).

Le configurazioni di piano << eroiche >>, create per le città di Rio de Janeiro e di Algeri, potrebbero essere messe in rapporto con alcune trasformazioni avvenute nella struttura  espressiva della pittura di LC, che dopo il 1926, iniziò ad allontanarsi dalla astrazione purista verso composizioni sensualmente figurative, che mettevano in evidenza i suoi cosiddetti objets à rèaction poetique. Per la prima volta in questo periodo  apparvero  nei suoi quadri figure femminili e la maniera  sensuale, forte, nella quale esse erano rese, dette una certa consistenza alla sua affermazione che egli, come Delacroix, aveva riscoperto l'essenza della bellezza femminile nella casbah di Algeri. . . . . . . . . Continua domani. . . . . . . . . .

Frank Lloyd Wright

Statura colossale, è indubbio, ma decifrabile e umanissima; mentalità naturalmente legata al suo tempo, però attuale e pregnante sul terreno architettonico, anzi per molti versi futuribile. Il segreto dell'ispirazione e della metodologia progettuale si dipana nei libri, segnatamente An Autobiography e A Testament, in articoli e conferenze, anche se ne vanno discriminati i contributi originali  e permanenti dalle connotazioni ideologiche. Per quale ragione, dunque, il linguaggio wrightiano non ha permeato il modo di parlare, leggere e scrivere architettura della professione  e del pubblico ? perchè non ha maturato un capovolgimento pari a quello effettuatosi nella comunicazione verbale, nella scienza e nell'arte dopo Dante, Shakespear, Einstein, Freud e Schomberg?

Una prima risposta è offerta dall'anomala formazione di Wright. Gli Stati Uniti, pullulano di spiriti inquieti e ribelli, da Richardson  e Furnes a Maybeck e ai fratelli Green; tuttavia i loro slanci sono tarpati dalla polemica che devono condurre non solo rispetto alla committenza e alla critica ufficiale, ma anche alla propria educazione.

Plasmati da scuole Beaux-Arts, se ne svincolano soltanto in alcuni momenti di particolare tensione; persino Sullivan concepisce il grattacielo come una colonna, con base fusto e capitello, nè mai distrugge la scatola volumetrica per inverare compiutamente il continuum organico.

Continua domani. . . . . . . . . . .

Frank Lloyd Wrightb Biografi

1915 La residenza - studio di Spring Green viene ricostruita  e " negli ultimi mesi dell'anno, Taliesin II si leva sulle macerie della prima ". Nel fratempo s'inaugurano i Midway Gardens di Chicago, rinnovando la popolarità dell'architetto . Giunge l'incarico di progettare l'Imperial Hotel di tokyo, e Wright torna in Giappone, accompagnato dalla scrittrice Miriam Noel, che diverrà la sua seconda moglie. I lavori per il grandioso complesso alberghiero durano fino al 1921. Durante questi anni, si registrano numersi viaggi in California, per seguire progetti e cantieri.

1920 Termina la casa Hollyhock per Aline Barnsdall a Los Angeles, un edificio costruito " per telegrafo ", durante i lavori in Giappone.

1921 Sosta in California, che si protrae fino al 1924. La ricerca  " nella natura dei materiali" s'intreccia ad alcune rievocazioni maya. Il figlio di Lloyd collabora alla casa Ennis e ad altre residenze costruite con nuovo sistema di blocchi in cemento armato. La Miniatura a  Pasadena rappresenta il capolavoro del ciclo.  Continua domani. . . . . . . .

 

un'esotica cultura della macchina, pezzo dopo pezzo.

Il Prairie Style di Wright si cristallizzò definitivamente nelle piante di abitazioni progettate per il <<Ladies' Home Jornal>> nel 1900 e nel 1901. I suoi elementi erano a questo punto  stabiliti: un piano terreno aperto contenuto in un involucro orizzontale comprendente tetti poco inclinati e bassi muri perimetrali: il profilo basso era integrato deliberatamente nel luogo, in forte contrasto con i camini verticali e con i volumi interni a doppia altezza. Tuttavia Wright, a questo punto era ancora incerto riguardo al profilo, esitando tra la densità alla Richardson della Heurtley House, del 1902, e la struttura leggera, <<giapponese>>, della Hickox House, portata a termine a KanKakee, nell'Illinois, due anni prima. Questa scissione tra monolitismo e articolazione si risolse quando Wright cominciò a lavorare per i Martin, una famiglia di imprenditori  di Buffalo. Il Larkin Building  e la Martin House, entrambi costruiti nel 1904 per Darwin D. Martin, proprietario della Larkin Mail Order Co. , rappresentano l'emergere dello stile maturo di Wright . Essi furono subito seguiti, nel 1905 dalla prima visita di Wright in Giappone e, nel 1906, dalla realizzazione del suo primo edificio in calcestruzzo, lo Unity Temple a Oak Park, nell'illinois. Dopo di allora il fondamento classico, rivestito da quello esotico fu trasformato in uno stile che era proprio di Wright, una maniera personale che presto sarebbe stata disponibile in Europa grazie alla raccolta delle sue opere pubblicata da Wasmuth a Berlino nel 1910 e nel 1911.

Continua domani. . . . . . . . . . . . . .

 

24/04/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

Seguici su Facebook