Le Corbusier in arte Charles-Eduard Janneret e Frank Lloyd Wright geni eretici a confronto - parte 11

Ogni giorno come promesso  scriverò delle riflessioni di Jean Cassou che ha illuminato molti intellettuali del mondo, inoltre ci permette di ricordare i passaggi più importanti della storia nel campo delle arti figurative.

Questa analisi ci permetterà  di capire i segreti nascosti e con l'aiuto dei loro insegnamenti si può  riuscire a decodificare un metodo di indagine e applicazione pratica.

 

Jean Cassou noto scrittore e sociologo

Egli pone come fulcro del rinnovamento culturale del XX secolo le scoperte del XVIII secolo.

Il simbolismo

In realtà il simbolismo è un grande movimento che va al di là della pittura e si manifesta la letteratura, ls poesia.

In questo campo, fu una reazione contro il naturalismo, il naturalismo di un Flaubert o di un Zola, e si manifestò in concreto attraverso un rinascimento poetico incarnato nella personalità di Boudelaire, Verlain, Mallarmè, Rimbaud, Laforgue. I poeti simbolisti avevano della realtà una concezione filosofica fondata sul movimento, sulla spontaneità sul passare delle cose, sul loro carattere effimero.

Vi è una analogia fra la ricerca dei poeti simbolisti e quella dei pittori impressionisti.

Ne simbolismo vi è qualcosa che lo separa dall'impressionismo:un determinato idealismo.

Questo ritorno all'intelligenza, all'intelletto, contro la sensazione istintiva.

Si evidenzia questa ricerca in Seurat, Cèzanne e Degas, che nonostante fossero pittori impressionisti, allo stesso tempo avevano qualcosa di completamente diverso: cercavano un significato per la loro pittura, un significato simbolico per le loro forme, tanto è vero che Cèzanne dominò le forme della Natura in una volontà di composizione completamente intellettuale.......... Continua domani.

 

Le Corbusier e Wright

 

Le Corbusier.

............. Emblema, il Partenone: testo plasticamente supremo, ma privo di realtà spaziale interna e di messaggi dinamici.

nel paesaggio lacustre di Ginevra.

Soluzione impeccabile, logica e, insieme, poeticamente dirompente che, se istiga l'orrore sordido dell'accademia, conquista a

Le Corbusier il primato indiscusso dell'avanguardia razionalista. Nessuna ombra di memorie elleniche ; la modanatura non viene dopo l'analisi funzionale e tecnica, informa e deforma l'impianto. Dietro le rigidezze volumetriche pulsa il designer della sensuosa

chaise-longue e delle eleganti poltroncine metalliche, nonchè il pittore intento ad esplorare incastri e snodi a cerniera.

Nel capolavoro di questo periodo, la villa Savoye a Poissy del 1929-1931, la matematica si fa incanto. Posata in un parco a trenta chilometri da Parigi, si offre al visitatore di scorcio, come il tempio di Fidia  dai Propilei. Pianta: virtualmente un quadrato, radicale elementarità. Struttura:maglia quadrata di esili tubi e solai in cemento armato, la Dom-Ino in edizione standard. Volume: una scatola perfetta ravvolta da superfici diafane e sospesa su pilotis.

Nastri continui, vitrei e panoramici; diaframma trasparente scorrevole tra soggiorno e terrazza, onde unificare l'ambiente chiuso con uno spazio scoperto racchiuso; sopra, l'inebriante gioco plastico del solario in cui sfocia la

<<promenade architecturale>>.

Giedion giudica la villa Savoye il documento più suggestivo del cubismo architettonico; in chiave purista, non par dubbio.

Biografia

1964 Elaborazione di progetti significativi: Palazzo dei Congressi a Strasburgo (Parlamento d'Europa) , l'Ambasciata di Francia a Brasilia, l'Olivetti a Milano: seconda versione di un centro di calcolo elettronico  a Rho.

1965 LC presenta a Venezia i piani per un ospedale. Preparativi per la pubblicazione Le voyage d'Orient.

LC trascorre le sue vacanze come sempre a Cap Martin: alle ore 11 del 27 agosto, durante un bagno in mare, muore a causa di una crisi cardiaca.

1968 La Fondation creata da LC inizia la sua attività ufficiale a Parigi.

Le Corbusie e la <<Ville Radieus>>.

........... cooperative agricole.

Per questo approccio regionale di vasta portata era necessario elaborare una nuova tipologia a una scala maggiore; mentre Slìn doveva costituire la generica << città industriale lineare >>, la <<fattoria radiosa>> e il <<villaggio radioso>> e progettati nel 1933 per il rappresentante del sindacato dei lavoratori agricoli, Nobert Bezard, dovevano porsi come gli elementi costitutivi della nuova cooperativa agricola.

Les Trois Etablissements humains, grazie ai quali, secondo Le Corbusier, si poteva urbanizzare sia la città che la campagna, costituiva un tentativo di risolvere il conflitto che aveva aspramente diviso gli urbanisti russi della seconda metà degli anni Venti, e cioè il conflitto tra i disurbanisti, che avrebbero voluto ridistribuire la popolazione esistente per tutta l'Unione Sovietica, e gli urbanisti, che sostenevano la difesa delle città esistenti e la creazione di centri urbani satelliti.

Sebbene la << città radiosa>> non sia stata mai realizzata, la sua influenza come modello evolutivo dello sviluppo urbano post-bellico, in Europa e altrove, fu di vasta portata. Continua domani..........

Frank Lloyd Wright

il continuum organico.

..................... Scopo ed esito: un'architettura << autre >>, avversa al dispotismo e all'establishment politico, burocratico e culturale, non sopporta  la classe dominante che genera povertà. Wright scrive: "Là dove non esiste per  l'uomo un sistema di vita equo, adatto al suo sviluppo e capace di migliorarlo, non credo vi siano speranze per una buona architettura".........

..........., l'uomo vede ormai chiaramente la falsità e l'impotenza della propria formazione. Non abbiamo creato nulla di veramente originale per almeno cinquecento anni, ci siamo limitati a sfruttare quanto ammiravamo..... >><<il classicismo e tutti gli -ismi costituiscono un gioco sulla vita imposto dall'educazione... il classico fu una machera che la vita dovette indossare, non la sua reale espressione>>.

L'architettura moderna rigetta quindi l'asse maggiore e l'asse minore di quella classica, condanna ogni megalomania, ogni edificio che stia in posa militare, piedi serrati, occhi chiusi, qualcosa nella mano destra e qualcosa nella sinistra..... Non-pensati, inorganici sono tutti i fabbricati accademici in cui la vita moderna è impantanata. Non sono più concepiti pensando, anzi non sono mai stati  costruiti con gusto.

Il distacco tra architettura e società costituì uno dei temi predominanti della denuncia di William Morris, sin dai primordi del movimento moderno. L'ibridismo ottocentesco e lo jato fra tecnica e arte privilegiarono le mode stilistiche, dalle quali scaturì un approccio aristocratico e spesso ermetico dei fenomeni estetici. Viviamo entro edifici otto ore dormendo, otto lavorando, due mangiando, cerchiamo l'arte fuori  dalle nostre case: << Portare il buon senso nel regno divino dell'arte è reputato offensivo  e quanto mai impopolare nei circoli accademici: una volgarità.... Io credo che ogni elemento artistico  possa essere sottoposto  al buon senso di un uomo medio. La gente è parte dell'edificio, aiuta a creare le cose organiche, può comprenderle e farle proprie. Perciò l'organico è la sola espressione artistica democratica.

La gente comune, sottolineava Wright ; la clientela dei maestri europei della prima età e del periodo razionalista è composta da una minoranza  di borghesi colti e, più tardi da enti pubblici ; ma negli Stati Uniti, dopo il crollo della Chicago School, fomentava la committenza indirizzata al plagio stilistico. A chi poteva indirizzarsi quel manipolo  sparuto e disperso di architetti scamapati alla disfatta?l'unico era nel mondo

anti-istituzionale, nell'americano medio, nel business-man scevro di preconcetti conformistici e complessi d'inferiorità, in una mid-class sostanzialmente ineducata che serviva da ricambio ad un establishment istruito in modo deteriore. Una piccola Borghesia con ridotto potere finanziario, ma capace di ragionare con la propria testa anche nella configurazione della residenza: <<Qui ogni uomo ha lo specifico, inalienabile diritto di vivere come vuole. E' un pionere, in tutti i sensi della parola. La sua casa rispecchierà il suo carattere, i suoi gusti, le sue idee se ne ha, e in ogni americano si trova qualche caratteristica personale. Un americano ha il dovere di costruire le tradizioni in armonia con i propri ideali.

Abbiamo potuto constatare che il periodo moderno in cui visse Wright è complesso. Molte ripercussioni sull'uomo e sulle sue abitudini sono state condizionate dall'Industrializzazione e dalla classe dominante.

Compito dell'Architetto è in primis essere da freno alla classe egemone che vuole schiavizzare la classe subalterna.

Due, decodificare le esigenze dell'uomo e realizzarli nel contesto urbano, seguendo l'antico valore di equilibrio tra "uomo, costruito e elementi naturali".

Continua domani...........

 

03/05/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

Seguici su Facebook