Effetto FARADAY uno squilibrio elettromagnetico da evitare

L'inverno è difficile scrivere, le mani sono gelate, il tempo è cupo con le frequenti piogge e il vento si fa sentire.

Guardo uno dei tanti libri che ho sul tavolo e sfoglio il geniale sunto di "storia dell'architettura moderna" di Kenneth Frampton. E' brillante nel descrivere l'architettura moderna come la rappresentazione simbolica di mutamenti ideologici e politici. Idee hanno creato edifici, idee li hanno distrutti. Vi è nel libro un'immagine un'incisione che mostra gli operai del barone Haussman intenti a demolire,verso il 1860, le Barrière de l'Etoil di Ledoux. Le barrières brillanti esemplari dell'età della ragione, erano state erette durante l'Anciem Regime come punti di controllo per l'esazione di tasse, erano state prese d'assalto e danneggiate durante la Rivoluzione, quali simboli di oppressione. Nell'immagine dietro agli operai vi è sullo sfondo L'Arc de Trionphe, era stato ideato nel 1811 da Chalgrin come monumento commemorativo delle vittorie di Napoleone, ma era stato completato solo nel 1836 nel nome del re citoyen Luigi Filippo. Verso 1860 fu incluso nel piano di Luigi Napoleone per la trasformazione di Parigi, mentre i templi bugnati di Ledoux vennero abbattuti per far spazio all'attuale rond-point, ora ufficialmente noto come place Charles de Gaulle.

Guardando quest'immagine è emozionante vedere i grandi sventramenti Haussmaniani che hanno determinato il cambiato della morfologia delle città nel mondo e ci fa riflettere come oggi non ci sono più uomini brillanti che hanno il coraggio di sanare e contribuire al miglioramento delle città. Oggi purtroppo si assiste ad un immobilismo completo che con la scusa di conservare lascia i centri storici in completo abbandono. Si opera solo all'esterno non occupandosi dell'interno degli edifici e della struttura. Gli interni maleodoranti, sono stati costruiti con il tufo, in muratura portante, piena di umidità che assorbe l'umidità sia per capillarità che per condensa. Nessuno nel passato ha dato delle direttive e si è costruito per secoli con questo materiale.

Oggi mi vorrei soffermare sugli effetti negativi dell'utilizzo del Ferro, per le qualità biologiche dell'argilla, del legno e della pietra.

Esistono validi motivi per limitare l'uso del ferro e del calcestruzzo armato. L'impiego di notevoli componenti metalliche in un edificio, soprattutto se è reticolare, determina due potenziali effetti negativi: l'effetto " Faraday ossia lo squilibrio fino all'annullamento del campo elettromagnetico naturale proveniente dal suolo e dal cosmo.

L'effetto" Antenna" e dell'inquinamento elettromagnetico artificiale presente oggi nelle aree urbanizzate prodotte da linee di alta tensione, trasmettitori radio e tv, istallazioni radar, ponti radio per telefono cellulari, satelliti geostazionari. Secondo questi studi il problema Faraday con le alterazioni del campo elettromagnetico naturale e l'aumento dello stress elettromagnetico prodotto da antenne artificiali determinano interferenze con il funzionamento cellulare degli organismi viventi fino a innescare processi di degenerazione cellulare. In bioedilizia si preferisce l'utilizzo di acciaio tondo e acciaio inox ad aderenza migliorata sia per la sua resistenza e per la sua particolare microstruttura. Ha valori bassi di permeabilità magnetica e consente di eliminare le azioni di disturbo al campo elettromagnetico naturale proprie degli elementi metallici, in particolare di quelli reticolari. Per i motivi descritti per un'architettura "Biologica" è sconsigliabile costruire edifici molto sviluppati in altezza e purtroppo la speculazione edilizia e l'utilizzo di materiali a basso prezzo come il ferro invece che dell'acciaio determina le problematiche suesposte.

Dal punto di vista Biologico la preferenza nella scelta del tipo di muratura deve essere per "l'argilla",  un materiale presente nel nostro ambiente in quantità consistenti e in modo molto diffuso. L'argilla è dotata di grande capacità di traspirazione (permeabile al vapore) e di isolamento acustico, e costituisce per le sue caratteristiche di assorbenza e di inerzia termica, un ottimo materiale termoigrometrico in grado di creare un clima abitativo ideale. Inoltre se impiegato in dimensioni corrette, esse accumula e reirradia il calore radiante prodotto all'interno delle abitazioni e tende a equilibrare l'umidità relativa dell'aria interna. Queste caratteristiche sono maggiormente presenti nell'argilla cruda, ossia nel materiale semplicemente essiccato e non cotto in fornace a temperature molto alte. Il sapiente utilizzo di mattoni di argilla cruda per le pareti non portanti e argilla cotta in fornace per i tetti e pareti portanti è a discrezione del progettista che purtroppo molto spesso trascura totalmente l'utilizzo di mattoni crudi per stoltezza e molte volte si lascia corrompere dalle industrie che non vogliono vendere i mattoni di argilla cruda per il suo poco valore di mercato. L'argilla per essere biologicamente compatibile non deve ricevere additivi, e i materiali aggiunti all'argilla dovranno essere di origine vegetale o minerale come nel caso della polvere di legno, della perlite o di prodotti di scarto della produzione agricola come la pula di riso, mentre si dovranno escludere i materiali derivati dalla sintesi petrolchimica come il polistirolo, che è privo di sostenibilità ambientale.

Il Legno è assieme all'argilla il materiale base per la costruzione biologica. Le caratteristiche fisiche e tecniche del legno lo rendono un materiale perfettamente idoneo a creare luoghi di abitazione vitali ed equilibrati. Ha ottima resistenza meccanica, forte potere termocoibente,grande igroscopicità e quindi capacità di regolare l'umidità relativa degli ambienti e un'alta temperatura superficiale che lo fa definire empiricamente un materiale "caldo". Le sue capacità fisiche e tecniche trasmettono a livello psicologico messaggi positivi collegati istintivamente al benessere. Vediamo di analizzare l'uso corretto del legno ed evitare la deforestazione indiscriminata. Il legno da usare in un'ottica di rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale deve essere preferibilmente di produzione locale scelto favorendo le specie a rapido accrescimento come il pino, l'abete, il pioppo, l'ontano, la robinia ecc..e deve provenire da un taglio selettivo e quindi da forestazione produttiva o da attività di riciclaggio. Vanno evitati i legnami esotici che in genere provengono da una deforestazione indiscriminata e che per il trasporto per mare hanno richiesto sprechi energetici inaccettabili e trattamenti antiparassitari fortemente tossici in fase di lavorazione e di uso. Le migliori prestazioni del legno si ottengono rispettando i tempi di taglio (luna piena), di stagionatura secondo criteri naturali e di controllo della sua umidità, la quale, per evitare le deformazioni e lo sviluppo di funghi, deve essere inferiore del 15/18%. Il Legno perde le sue principali caratteristiche e può trasformarsi in un materiale pericoloso per l'ambiente e per la salute umana se è trattato con prodotti derivati dalla sintesi petrolchimica come gli impregnanti per l'uso all'esterno, i collanti e le vernici protettive ricche di "Formaldeide", solventi e altri prodotti di provata tossicità. Questi prodotti, oltre ad essere un pericolo per gli addetti in fase di produzione e di applicazione, tendono a rilasciare composti volatili nei primi mesi dopo la posa e soprattutto modificano le prestazioni proprie del legno, come nel caso delle vernici poliuretaniche per pavimenti che inevitabilmente annullano le doti di igroscopicità del legno stesso. I trattamenti per la protezione del legno devono essere realizzati con prodotti di derivazione vegetale o animale come l'olio di lino, le resine di conifere, le essenze di agrumi, la cera d'api e molti altri. I semilavorati devono essere evitati come: compensati, listellari, multistrati, perché richiedono l'uso di collanti più o meno dipendenti dall'industria petrolchimica e in particolare dalla formaldeide, che è un prodotto di riconosciuta pericolosità che purtroppo onnipresente nei lavori di protezione e incollaggio del legno.

 

 

24/01/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'
Architetto Alessi Baldassare

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