Claude Bragdon Dualismo tra Organico ed ideale Euclideo – architettura organica

Oggi vorrei soffermare la vostra attenzione sul valore dell'architettura organica.

In un momento storico così delicato cerchiamo di farci illuminare la strada dai grandi cultori del passato che con il loro esempio hanno dato prova di saggezza.

Hanno scoperto che l'architettura non è solo materia per arricchirsi con la spregevole speculazione, ma è l'immateriale ricerca della spiritualità ed armonia con il creato.

Vediamo dalle vive parole dell'intellettuale Claude Bragdon che era devoto amico di Sallivan e curatore dei Kindergarten Chats, in una conferenza tenuta a Chicago nel 1915 scrive: " L'architettura mondiale manifesta nella sua storia un inevitabile dualismo: è stata " organica " (seguendo le leggi degli organismi naturali) o " predisposta " sulla base di qualche ideale euclideo inventato dall'uomo.

" Liquefare e fondere col calore creativo" (organico-psichico) è certo essenziale, ma non costituisce che una fase del processo.

Scegliere, dirigere, predisporre, comporre, (intellettuale) è un'altra fase ugualmente indispensabile.

Siegfried Giedion nel 1941 si mostra refrattario all'uso della voce << organico>> in architettura: << Attraverso la storia emergono due precise tendenze, una volta al razionale e al geometrico, l'altra all'irrazionale e all'organico: due vie diverse di avvicinare e dominare ciò che ci circonda. Questi approcci contrastanti si evidenziano in tutte le civiltà, antiche e moderne.

Frank Loyd Wrigt si è indirizzato verso una concezione organica del mondo.

Tutto il suo lavoro è consistito nell'impegno di esprimersi in quella che egli denomina " architettura organica", qualunque cosa significhi; egli ama produrre all'ombra di questo sentimento.

Egli il 25 gennaio 1940 fece una conferenza alla Jackson Hall di Boston cercò di definire, tramite un dialogo socratico il concetto di architettura organica. Invano; nessuna dimostrazione verbale era plausibile, perché quanto egli chiamava architettura organica poteva essere rivelato solo dalle sue opere.

Intorno al 1900 Louis Sullivan, nei Kindergarten Chats, tentò di arrivare per assurdo al vero significato di "architettura organica", precisando " che cosa l'architettura organica esclude ". Organico, egli disse, equivale a vivente, implica crescita e sviluppo, e non " funzioni senza forma, forme senza funzioni, dettagli non correlati alle masse, e masse che sono in rapporto con la stupidità", come avveniva nell'architettura americana trionfante agli inizi del 900 ", pietosa nella sua follia".

Sembra strano che oggi questi ragionamenti leggono la incapacità dell'uomo di oggi a progettare delle città organiche.

 

 

05/03/2013

Fonte:

Cortese contributo dell'

Architetto Alessi Baldassare

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